Ti capita di sentirti triste e malinconica nel periodo delle feste natalizie? Vorresti dormire dall’8 dicembre fino alla Befana? Non sopporti gli alberi di Natale, le lucine e l’atmosfera di frenesia da regali e cene in famiglia? Se ti riconosci in questi segnali è probabile che tu stia sperimentando quello che viene comunemente chiamato Christmas blues: una sorta di leggera depressione che si accompagna alle feste di fine anno.
Tradizione o abitudine?
Ogni anno nel mese di dicembre si assiste alla celebrazione collettiva del Natale: luci, alberi decorati, regali e cene in un’atmosfera quasi obbligata di gioia, euforia e bontà. Religione, cinema, pubblicità e musica hanno costruito nei decenni un solido immaginario basato su un sistema di credenze e valori non sempre percepiti come ancora attuali da tutti. Se per qualcuno è ancora confortevole e rassicurante questa maniera di celebrare il Natale e la fine del calendario, per qualcun’altro può essere fonte di stress e straniamento.
Inoltre viene naturale in questo periodo fare bilanci e valutare quanto si è realizzato e costruito, quali traguardi hai raggiunto e quali no.
Non per tutti il Natale è gioia
Nel nostro paese il Natale è indissolubilmente legato alla celebrazione della famiglia, una famiglia ideale ovviamente basata sia sulla sacra famiglia della tradizione cattolica (dimenticandoci che comunque qualche bizzarria c’è stata anche lì) sia sull’idea di famiglia propagandata dalla politica e dai media. Il punto è che quella famiglia ideale non esiste e non è nemmeno mai esistita. Dentro di noi vive l’idea che la famiglia può essere solo di un certo tipo e se non senti di appartenere a quel perfetto modello ideale potresti sentirti sbagliata, fuori posto o sperimentare un senso di fallimento. La storia e la società ci dimostrano per fortuna ogni giorno come la famiglia si stia aprendo e stia diventando un luogo d’amore ricco di possibilità solo che siamo un po’ lenti ad adeguarci.
Gli effetti del Christmas blues
Siamo abituati a risolvere i problemi compensando per non sentire il disagio, a nasconderci, perciò quando si iniziano a provare ansia e tristezza può succedere che ti rifugi nel cibo, nello shopping compulsivo o in una scorpacciata di serie tv. Questo non fa che acuire quei sentimenti di inadeguatezza e solitudine. Se partecipi invece al rituale del Natale può esserci invece un sovraccarico di impegni tra figli, parenti, organizzazione, regali da scegliere e cene a cui partecipare, tanto da fare passare ogni sentimento natalizio.
Come sopravvivere
Che tu sia una solitaria o più un tipo partecipativo il Natale non è un dovere. E’ un periodo dell’anno che bene o male devi attraversare se vivi in questo emisfero ( ormai è così in tutto in pianeta, ho gia provato a scappare ma il Natale è ovunque!). Puoi però scegliere come e con chi viverlo. Ci dimentichiamo troppo spesso che abbiamo potere sulle nostre vite, pertanto è tra le nostre possibilità creare la nostra personale tradizione.
Se ti dicessi che il Natale cristiano è una sovrapposizione di una festa ben più antica che celebrava il ritorno della Luce cambierebbe qualcosa per te?
Se ci rifletti un attimo il Natale si festeggia esattamente qualche giorno dopo il Solstizio d’Inverno, momento astronomico che segna il ritrono della luce nelle giornate, l’uscita dal semestre oscuro, nel quale scendiamo dentro noi e ci guardiamo dentro, e ancora più simbolicamente la vittoria della Luce sulle tenebre.
Non ti pare un buon motivo per festeggiare?
Ti può essere utile anche tenere presente che la famiglia cuore non esiste. Come scrisse il saggio Lev Tolstoj “ogni famiglia è infelice a modo suo” pertanto non sentirti sola o a disagio se ti sembra che la tua situazione non corrisponda ai canoni ideali di famiglia. Che tu sia single, senza figli, senza genitori o ti senti senza amici celebra la tua vita, unica e speciale. Chiediti chi realmente hai nel cuore e coltiva queste relazioni come piante rare e preziose. La famiglia contemporanea va molto oltre i legami di sangue. Puoi sentirti parte di una famiglia bizzarra, controcorrente, senza regole. Va bene così. E’ l’amore che conta.
Cerca di gestire al meglio queste giornate. Fai sport, passeggiate, esci con persone a cui tieni, telefona all’amica che abita dall’altra parte del mondo. Concediti regali speciali come un’appuntamento dalla parrucchiera o un massaggio. E se la solitudine è troppa esistono molte forme di volontariato che ci fanno sentire meno soli. Sì, perchè il volontariato aiuta prima noi che gli altri.
Come aiutare chi soffre di Christmas blues
Può essere che la malinconia natalizia la stia sperimentando qualcuno vicino a te. In questo caso tieni presente che le feste non sono mai la causa, semmai c’è qualcosa di molto più profondo di solito all’origine di questo malessere. Puoi stare vicino alla persona se lo gradisce, proponigli di parlare e di condividere i suoi sentimenti rispettando i suoi tempi e le sue emozioni oppure semplicemente organizza piccoli momenti di distrazione e divertimento. Un atteggiamento di inclusione è quanto di meglio si possa regalare.
E tu come te la cavi con il Natale?